Leggevo – curioso – tutte le scritte sui muri, da quelle dei Romeo, vergate lente a romantico pennello di fronte al balcone di Giulietta che li aveva mollati, a quelle della contestazione politica, delle lotta studentesca e degli antagonisti eseguite più rapidamente (per ovvie ragioni) con bombolette spray.
Ne ho già parlato in un altro post in riferimento agli anni di piombo, ma era una questione circoscritta all'Italia.
E l'Europa?
Due scritte, in particolare, mi destavano interesse, ma – come al solito – era inutile chiedere spiegazioni, perché – se e quando le ricevevo – avevo sempre la sensazione che si trattasse di un pacchetto preparato per l'occasione, una buona scusa per l'assoluzione generazionale, come a dire: il terrorismo c'è, ma non è colpa nostra.
Spero di non dare medesima impressione.
Le due scritte, diverse, ma assonanti, erano:
NÉ USA, NÉ URSS, EUROPA NAZIONE.
NÉ DESTRA, NÉ SINISTRA, TERZA POSIZIONE.
Anni dopo – prima al liceo, poi nel lavoro – ebbi modo di approfondire la questione, anche perché dalla scrittura tutta in maiuscolo "stampatello" non si capiva che quella "terza posizione" fosse una firma, un "logo", più che un luogo (comune).
La struttura similare delle frasi – idonea per slogan cadenzati e scanditi in corteo pre-comizio – le rendeva belle, scolpite, non lagnose, impegnative ed esigenti, ma anche criptiche per le persone comuni.
Ricordo che un bidello corpulento (lo chiamavano crudelmente e ignobilmente Budello), dovendo rimuovere le scritte da un muro, disse irritato: "ma se po' sape' che cazzo cercano questi?".
Ragazzi più grandi di me lo offesero, altri lo difesero, ma entrambi i gruppi lo dimenticarono, tanto la scusa per darsele di santa ragione l'avevano già trovata.
Budello rimase ignaro ed impassibile: continuò a strofinare e raschiare la scritta con straccio, secchio e scopettone d'ordinanza.
Dava un'occhiata ogni tanto, giusto per non essere accusato dal preside di non aver provato a sedare la rissa, se ci fossero state conseguenze gravi.
Rissa della quale era stato causa, ma ignorandone del tutto i motivi.
La forma delle frasi, tutt'oggi, rimane viva in alcuni nostalgici; mentre la sostanza è mutata in qualcosa di diverso e assai peggiore di quanto auspicato.
Chissà se Budello è vivo e vota insieme a voi?
NÉ USA, NÉ URSS, EUROPA NAZIONE.
NÉ DESTRA, NÉ SINISTRA, TERZA POSIZIONE.
Anni dopo – prima al liceo, poi nel lavoro – ebbi modo di approfondire la questione, anche perché dalla scrittura tutta in maiuscolo "stampatello" non si capiva che quella "terza posizione" fosse una firma, un "logo", più che un luogo (comune).
La struttura similare delle frasi – idonea per slogan cadenzati e scanditi in corteo pre-comizio – le rendeva belle, scolpite, non lagnose, impegnative ed esigenti, ma anche criptiche per le persone comuni.
Ricordo che un bidello corpulento (lo chiamavano crudelmente e ignobilmente Budello), dovendo rimuovere le scritte da un muro, disse irritato: "ma se po' sape' che cazzo cercano questi?".
Ragazzi più grandi di me lo offesero, altri lo difesero, ma entrambi i gruppi lo dimenticarono, tanto la scusa per darsele di santa ragione l'avevano già trovata.
Budello rimase ignaro ed impassibile: continuò a strofinare e raschiare la scritta con straccio, secchio e scopettone d'ordinanza.
Dava un'occhiata ogni tanto, giusto per non essere accusato dal preside di non aver provato a sedare la rissa, se ci fossero state conseguenze gravi.
Rissa della quale era stato causa, ma ignorandone del tutto i motivi.
La forma delle frasi, tutt'oggi, rimane viva in alcuni nostalgici; mentre la sostanza è mutata in qualcosa di diverso e assai peggiore di quanto auspicato.
Chissà se Budello è vivo e vota insieme a voi?