sabato 3 settembre 2016

Noi siamo italiani


Ben vengano vignette come quella di Charlie Hebdo. 
Mi piacciono? Assolutamente no, neanche quelle che fanno ridere, ma questa è una questione di gusti, sia grafici ed estetici, che di contenuto.
E soprattutto, siete sicuri che satira e sarcasmo debbano far ridere?

Scrissi di Vauro e della sua vignetta che ritraeva il "burattino Grillo", appena morto Casaleggio.
Fiumi di indignati a 5 stelle, neanche avesse ritratto il cadavere sul letto di morte imbottito di banconote derivanti dalla pubblicità della Casaleggio&associati.

Leggo su internet che la manovra di Hebdo, sarebbe pubblicitaria: per vendere di più? O per attirare inserzionisti? 
Ecco, per parlare delle cose occorre conoscerle dall'interno, e tu, caro giovane giornalettista abusivo che invochi etica gratuita (?!?) da una testata web provinciale che non ha soldi neanche per far correggere i refusi, sappi che l'unico sistema per non avere pubblicità è ricevere contributi statali: vendite ed abbonamenti non bastano per sorreggere neanche un campione di tiratura completamente esaurita.

Pertanto gli indignati (sì, gli stessi che esponevano il tricolore francese, per una solidarietà tanto inutile quanto non richiesta dai "cuginetti d'oltralpe"), dovrebbero analizzare le situazioni, non lasciarsi trascinare dalle emozioni.
Gente che si pente di aver esposto solidarietà: era prevedibile, no?
Il patriottismo a corrente alternata ha sempre generato mostri.

Inoltre c'è condanna e indignazione per la prima vignetta, quasi comprensione per la seconda.
A me, invece, fanno l'effetto contrario. 
In primo luogo perché rispondere con una vignetta e non con un comunicato stampa della direzione, non è procedura corretta.
In secondo luogo perchè le antiche case crollate di Amatrice non le aveva certo costruite la mafia, semmai la mafia avrebbe poi agito tramite la burocrazia di Stato per impedirne la messa in sicurezza, ma il discorso si fa complesso e con una vignetta "riparatrice" si finisce per ingarbugliare tutto in maniera ancora peggiore.
Chi pensa, infatti, che la seconda sia una sorta di tentativo di scuse per i morti del terremoto, sta vedendo ancora una volta lucciole per lanterne.

Noi siamo ITALIANI, nel bene e nel male: siamo cattivi e invidiosi. 
Ma poi siamo romantici, troppo buoni, anzi troppo buonisti: nessuna medaglia al valore a chi dona due euro e nessuna medaglia al valore a chi salva una vita sotto le macerie.
Doveroso rispettare e onorare i morti, altrettanto doveroso è onorare i vivi che lo meritano. 
Per questo motivo, ben vengano vignette come quella di Charlie Hebdo… Per capire. 

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