Chi straparla di giornalismo senza ragion veduta (deontologia professionale) e senza cognizione di causa (dinamiche redazionali), lo fa con la stessa sicumera con la quale io potrei parlare di un intervento chirurgico.
Vedendo un preoccupante aumento di opinionisti "fuoriporta", mi chiedo: se portano l'automobile dal meccanico, queste persone, pretendono di insegnargli come aggiustarla?
Una cosa è pontificare senza titolo, altro è esprimere dubbi (legittimi) sull'operato e le sovrastrutture che lo determinano, ma bisogna conoscerle almeno un po'.
Altrimenti diventa un mondo di tuttologi, dove tutti parlano e nessuno sa, nessuno fa, nessuno sa fare, nessuno sa far fare, nessuno sa far saper fare.
Azzerare categorie non è mai una vittoria: dall'epurazione professionale a quella fisica, il passo è breve.
E non mi riferisco soltanto ai giornalisti (o ai geologi…).
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