sabato 7 gennaio 2017

Tribunale del popolo
per i giornalisti?
Una tragica sciocchezza


La composizione del corpo giornalistico di un periodico, sia cartaceo che web, può avere decine di configurazioni che prendono forma innanzitutto dalle intenzioni dell'editore e del suo campo d'azione.

La richiesta di rimozione del contributo all'editoria dei 5 stelle è una contraddizione in termini.
Mi spiego.
Se l'editore è ricco di suo e/o gode di poderosi introiti pubblicitari – quindi può permettersi di fare a meno del contributo (NB: vendite ed abbonamenti costituiscono soltanto una parte degli incassi, che, nel caso del cartaceo, vanno a compensare le spese di stampa e distribuzione) – pubblicherà quel che vuole, ma soprattutto quel che gli conviene.


L'istituzione di un organo di controllo sul privato, pertanto, non può che essere una sciocchezza dittatoriale.
Entrando nello specifico, siamo alla verifica delle fonti.
Linea, ad esempio, con enorme sforzo di ottimizzazione delle risorse, aveva una serie di corrispondenti sul territorio, esperti in materie socioeconomiche, i quali filtravano le agenzie di stampa inviate loro dalla redazione centrale.
Ciò serviva a verificare sul campo che, quanto diramato dall'agenzia, corrispondesse a verità assoluta e che le interpretazioni date dagli altri media fossero totalmente al di sopra di interessi di parte.
 
Come ho detto più volte, se un inserzionista paga per una manchette pubblicitaria, non gradirà che si attacchi lui o la sua categoria.
Perdere l'introito pubblicitario, senza contributo statale, equivale a chiudere i battenti.

Ora si tratta di decidere se sia più corretto:

- ricevere una informazione senza padrini e padroni, ma sovvenzionata dallo Stato, che, per Costituzione (art. 21) non può intervenire sulla linea editoriale di un giornale con un esborso infimo dei cittadini;

- oppure sciropparsi l'informazione condizionata da privati, lobbies ed enti che comprino il silenzio del giornale stesso sotto minaccia di sospensione della pubblicità, con un costo per i contribuenti ben maggiore in termini di obiettività.

Ovviamente, se esageri, lo Stato ha altri mezzi per tapparti la bocca, ovvero togliendoti il contributo (che in realtà è un rimborso al 50% delle spese sostenute e/o dichiarate).

Questa è l'unica cartina al tornasole che ti fa capire che sei nel giusto.

Ed è quanto è successo a LINEA, per il quale, anche lo stesso Grillo ha auspicato la sospensione e la conseguente chiusura, ma copiando idee come reddito di cittadinanza, contrasto all'usura bancaria, sovranità economica, etc. per farne un manifesto elettorale, poi tragicamente disatteso all'appuntamento con i fatti.


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