martedì 12 aprile 2016

In morte del Guru



La messa in scena della Comunione eucaristica, giudicata blasfema dai credenti, rientrerebbe in uno sgangherato piano di "santificazione" del Movimento 5 Stelle?
Cerchiamo di capirci qualcosa. 

Lo stato cagionevole di Casaleggio era noto a molti (grillini e non) e, in primis, a Grillo stesso.
Dopo la comunione (e liberazione) del corpo di Grillo, mancava soltanto il "cristo Casaleggio" che si immola?
Tanto più che, negli ultimi tempi, in ambienti ristretti si parlava di "abdicazione".
I sovrani abdicano, gli altri lasciano in eredità. Fortune o guai.
A proposito della sua morte i cristiani parleranno di punizione divina per eresia, sacrilegio o profanazione, mentre i fondamentalisti pentastellati – se furbi – ne raccoglieranno i frutti, come le religioni li hanno raccolti dal sacrificio del proprio profeta o messia.
Per non parlare dello sdegno pretestuoso, elettoralmente parlando, dei sedicenti o reali cattocomunisti, dei radical chic e dei "rifondaroli" in confusione mistica.

L'ombra esoterica (se non massonica, puntualmente ridicolizzata, ma non smentita) sul personaggio – a partire dal mistero che avvolgeva la sua figura fino a giungere a quel progetto Gaia, mai spiegato nelle sue finalità ultime – incide sulla valutazione generale, impedendo un giudizio di sintesi sereno che vada oltre il presunto confronto politico o la "tifoseria" per l'uno o per l'altro contendente.
L'unica cosa certa è lo stallo istituzionale – forse creato ad arte – nel quale, sia maggioranza che opposizione, si sbarrano la strada vicendevolmente, impedendo il fluire di riforme e revisioni statuali urgentissime, anziché impegnarsi per ottenerle. 
D'altronde, non li paghiamo per litigare, ma per lavorare.



Approfondimenti
 
La Democrazia Cristiana ebbe bisogno del sacrificio di Aldo Moro per ristabilire la supremazia nei confronti del Partito comunista? Probabilmente sì.
Il PCI, con Berlinguer, di lì a poco, "rischiava" di passare al governo, se non da solo, a braccetto della DC, proprio per l'apertura a sinistra voluta da Moro stesso.
Un partito comunista che, invece, da sempre, stava comodissimo all'opposizione, specialmente a giudizio dei filosovietici oltranzisti. E immaginiamo perché…
Anche la parte di DC che contava, non era entusiasta del Compromesso storico.
Infatti, Andreotti (il principe dei compromessi per antonomasia) in proposito affermò:
"… [questo] è il frutto di una profonda confusione ideologica, culturale, programmatica, storica. E, all'atto pratico, risulterebbe la somma di due guai: il clericalismo e il collettivismo comunista".
Certo, nessuno ha rapito e ucciso Casaleggio, tantomeno messo in croce, ma ogni religione – come ogni partito – non disdegna, anzi, ha bisogno di martiri, seppur involontari.

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